Buoni postali fruttiferi
Buoni postali fruttiferi
Titoli di credito (v.) impropri, in quanto mancanti del requisito della letteralità e dell’autonomia. I BPF, in effetti, non sono altro che dei semplici documenti attestanti un determinato deposito e possono essere intestati a persone fisiche o giuridiche, siano esse pubbliche o private. L’intestazione può anche essere fatta a più persone ma in questo caso, perché siano da tutti singolarmente esigibili, debbono recare l’annotazione C.P.F. (con pari facoltà).
Sul retro è stampata la tabella degli interessi, graduali e progressivi, calcolati a periodi bimestrali. Se ritirati prima dello scadere del 1° anno di deposito, non producono alcun interesse. I rimborsi sono effettuabili in un’unica soluzione capitale + interessi. Non è previsto il rimborso parziale.
Il BPF distrutto, sottratto o smarrito è duplicabile, con la stessa procedura prescritta per i libretti nominativi.
Essi sono fruttiferi per trent’anni; dal 1° gennaio successivo a tale termine cessano di produrre interessi e si prescrivono entro ulteriori cinque anni, salvo eventuali atti di interruzione.
A partire dall’1-7-1983 è stata introdotta l’emissione di un nuovo BPF (cd. a termine) che garantisce rendimenti più elevati per vincoli di lunga durata.
L’interesse corrisposto sui buoni postali, come per i BOT (v.) e gli altri titoli equiparati, è soggetto ad un’imposta sostitutiva del 12,50% se percepito da persone fisiche, enti non commerciali, studi professionali, società semplici ed assimilate. Tutti gli altri soggetti, invece, non subiscono alcun prelievo sull’interesse percepito.
A partire dal 1° gennaio 2002 i BPF, così come tutti i titoli del debito pubblico non negoziabile, saranno ridenominati in euro (v.), anche se nuovi BPF in euro sono già disponibili dal 1° gennaio 1999. Il risparmiatore, inoltre, durante il periodo transitorio, e fino ad esaurimento scorte, può richiedere la sottoscrizione di BPF in lire, che verranno poi convertiti in euro senza oneri. Sempre durante il periodo transitorio, l’utente potrà ricevere la liquidazione del risparmio postale o versare una somma sia in valuta nazionale che in euro.
I BPF sono sottoscrivibili nei tagli da 50, 100, 250, 500, 1000, 2500, 5000 euro (serie ordinaria) e da 250, 500, 1000, 2500, 5000, 10000, 25000 euro (serie a termine).
Titoli di credito (v.) impropri, in quanto mancanti del requisito della letteralità e dell’autonomia. I BPF, in effetti, non sono altro che dei semplici documenti attestanti un determinato deposito e possono essere intestati a persone fisiche o giuridiche, siano esse pubbliche o private. L’intestazione può anche essere fatta a più persone ma in questo caso, perché siano da tutti singolarmente esigibili, debbono recare l’annotazione C.P.F. (con pari facoltà).
Sul retro è stampata la tabella degli interessi, graduali e progressivi, calcolati a periodi bimestrali. Se ritirati prima dello scadere del 1° anno di deposito, non producono alcun interesse. I rimborsi sono effettuabili in un’unica soluzione capitale + interessi. Non è previsto il rimborso parziale.
Il BPF distrutto, sottratto o smarrito è duplicabile, con la stessa procedura prescritta per i libretti nominativi.
Essi sono fruttiferi per trent’anni; dal 1° gennaio successivo a tale termine cessano di produrre interessi e si prescrivono entro ulteriori cinque anni, salvo eventuali atti di interruzione.
A partire dall’1-7-1983 è stata introdotta l’emissione di un nuovo BPF (cd. a termine) che garantisce rendimenti più elevati per vincoli di lunga durata.
L’interesse corrisposto sui buoni postali, come per i BOT (v.) e gli altri titoli equiparati, è soggetto ad un’imposta sostitutiva del 12,50% se percepito da persone fisiche, enti non commerciali, studi professionali, società semplici ed assimilate. Tutti gli altri soggetti, invece, non subiscono alcun prelievo sull’interesse percepito.
A partire dal 1° gennaio 2002 i BPF, così come tutti i titoli del debito pubblico non negoziabile, saranno ridenominati in euro (v.), anche se nuovi BPF in euro sono già disponibili dal 1° gennaio 1999. Il risparmiatore, inoltre, durante il periodo transitorio, e fino ad esaurimento scorte, può richiedere la sottoscrizione di BPF in lire, che verranno poi convertiti in euro senza oneri. Sempre durante il periodo transitorio, l’utente potrà ricevere la liquidazione del risparmio postale o versare una somma sia in valuta nazionale che in euro.
I BPF sono sottoscrivibili nei tagli da 50, 100, 250, 500, 1000, 2500, 5000 euro (serie ordinaria) e da 250, 500, 1000, 2500, 5000, 10000, 25000 euro (serie a termine).