BTP futures
BTP futures
Forma di contratto futures (v. Financial futures) agganciata al debito pubblico (v.) che si avvale del mercato telematico dei titoli di Stato (v. MTS). Comparsi in Italia con sensibile ritardo rispetto ai contratti negoziati a Parigi (v. MATIF) e a Londra (v. LIFFE), colmano una notevole lacuna se si considerano le dimensioni del mercato italiano dei titoli di Stato.
I BTP futures trattati nel nostro Paese, il luogo di scambio è il MIF (v.), sono di due tipi: uno con scadenza decennale (BTP 10) e l'altro a 30 anni (BTP 30).
Entrambi hanno in comune la cedola semestrale e i minimi contrattuali, pari a 100.000 euro di valore nominale. Differiscono per il tasso di interesse nominale annuo lordo, che è il 6% per i BTP 10 e del 5% per il BTP 30.
Studi hanno dimostrato che i BTP futures, offrendo un rendimento certo lungo tutto l'arco della loro vita, consentono al Tesoro (v. Ministero del Tesoro) di ricavare vantaggi nella misura in cui questo riesce ad abbassare il premio al rischio: vale a dire quel vero e proprio sconto (v.) reclamato dagli investitori a fronte di un impiego rischioso.
Forma di contratto futures (v. Financial futures) agganciata al debito pubblico (v.) che si avvale del mercato telematico dei titoli di Stato (v. MTS). Comparsi in Italia con sensibile ritardo rispetto ai contratti negoziati a Parigi (v. MATIF) e a Londra (v. LIFFE), colmano una notevole lacuna se si considerano le dimensioni del mercato italiano dei titoli di Stato.
I BTP futures trattati nel nostro Paese, il luogo di scambio è il MIF (v.), sono di due tipi: uno con scadenza decennale (BTP 10) e l'altro a 30 anni (BTP 30).
Entrambi hanno in comune la cedola semestrale e i minimi contrattuali, pari a 100.000 euro di valore nominale. Differiscono per il tasso di interesse nominale annuo lordo, che è il 6% per i BTP 10 e del 5% per il BTP 30.
Studi hanno dimostrato che i BTP futures, offrendo un rendimento certo lungo tutto l'arco della loro vita, consentono al Tesoro (v. Ministero del Tesoro) di ricavare vantaggi nella misura in cui questo riesce ad abbassare il premio al rischio: vale a dire quel vero e proprio sconto (v.) reclamato dagli investitori a fronte di un impiego rischioso.