Base aurea

Base aurea

In passato il termine indicava il quantitativo di lingotti e monete d'oro detenuto dall'istituto d'emissione in proporzione ai biglietti in circolazione. Essa era costituita allo scopo di consentire l'eventuale conversione in oro dei biglietti ed era tipica del gold standard (v.).
Quando i principali paesi negli anni Trenta abbandonarono il sistema monetario aureo, il termine passò ad indicare il tallone aureo delle monete, ossia il quantitativo d'oro che ha costituito fino al 1976, data in cui si è decisa la demonetizzazione (v.) ufficiale dell'oro, l'entità di riferimento convenzionale a cui era possibile rapportare le unità monetarie dei vari paesi aderenti al FMI (v.) e che consentiva la conversione delle stesse monete l'una con le altre.
La base aurea aveva come presupposto l'impegno dei singoli paesi a cambiare in oro le monete emesse ove fosse loro richiesto.
In realtà solo alcune monete (in particolare il dollaro) godevano della proprietà di convertibilità.