Barriere all'entrata
Barriere all'entrata
Fenomeno tipico dei mercati in regime di oligopolio (v.); le barriere all'entrata si sostanziano in difficoltà di accesso di nuove imprese ad un mercato. Particolarmente importanti in questo campo sono gli studi di J. Bain (v.).
L'economista americano ha distinto 5 gruppi di fattori che, assicurando un vantaggio alle imprese già operanti in un mercato, costituiscono altrettante barriere:
— economie di scala (v.): in molte industrie l'elevata incidenza del costo dei fattori tecnologici sui costi d'impresa fa sì che poche imprese siano in grado di rifornire l'intero mercato sostenendo un costo più basso di quello che verrebbe raggiunto se tutta la produzione fosse divisa fra un gran numero di imprese;
— fusioni e limitazioni della concorrenza: le imprese che appartengono ad una stessa industria possono fondersi per limitare il numero delle imprese concorrenti e contrastare le imprese non aderenti al patto; ottenuto lo scopo, il nuovo trust (v.) cercherà di fissare dei prezzi che impediscano l'entrata di nuove imprese;
— differenziazione del prodotto (v.): alcune imprese possono ottenere notevoli vantaggi dalla differenziazione (vera o presunta) dei prodotti: pubblicità , design, assistenza al cliente, controlli sulla qualità . Questa differenziazione è minore per il settore dei beni strumentali e massima per quello dei beni di consumo;
— vantaggi assoluti di costo: certe imprese sono caratterizzate da costi più bassi rispetto a quelli di altre imprese e ciò permette loro di fissare prezzi troppi bassi perché le imprese concorrenti riescano a coprire i costi;
— requisiti di capitale finanziario: spesso, i capitali iniziali necessari per poter accedere ad un settore sono di notevole entità . Oltre al costo dei fattori produttivi, infatti, occorre coprire le spese pubblicitarie di lancio del prodotto e quelle per la realizzazione di un efficiente e capillare sistema di distribuzione: tutto ciò limita fortemente il numero delle imprese che possono accedere al mercato.
Fenomeno tipico dei mercati in regime di oligopolio (v.); le barriere all'entrata si sostanziano in difficoltà di accesso di nuove imprese ad un mercato. Particolarmente importanti in questo campo sono gli studi di J. Bain (v.).
L'economista americano ha distinto 5 gruppi di fattori che, assicurando un vantaggio alle imprese già operanti in un mercato, costituiscono altrettante barriere:
— economie di scala (v.): in molte industrie l'elevata incidenza del costo dei fattori tecnologici sui costi d'impresa fa sì che poche imprese siano in grado di rifornire l'intero mercato sostenendo un costo più basso di quello che verrebbe raggiunto se tutta la produzione fosse divisa fra un gran numero di imprese;
— fusioni e limitazioni della concorrenza: le imprese che appartengono ad una stessa industria possono fondersi per limitare il numero delle imprese concorrenti e contrastare le imprese non aderenti al patto; ottenuto lo scopo, il nuovo trust (v.) cercherà di fissare dei prezzi che impediscano l'entrata di nuove imprese;
— differenziazione del prodotto (v.): alcune imprese possono ottenere notevoli vantaggi dalla differenziazione (vera o presunta) dei prodotti: pubblicità , design, assistenza al cliente, controlli sulla qualità . Questa differenziazione è minore per il settore dei beni strumentali e massima per quello dei beni di consumo;
— vantaggi assoluti di costo: certe imprese sono caratterizzate da costi più bassi rispetto a quelli di altre imprese e ciò permette loro di fissare prezzi troppi bassi perché le imprese concorrenti riescano a coprire i costi;
— requisiti di capitale finanziario: spesso, i capitali iniziali necessari per poter accedere ad un settore sono di notevole entità . Oltre al costo dei fattori produttivi, infatti, occorre coprire le spese pubblicitarie di lancio del prodotto e quelle per la realizzazione di un efficiente e capillare sistema di distribuzione: tutto ciò limita fortemente il numero delle imprese che possono accedere al mercato.