Aspettative razionali

Aspettative razionali

Aspettative
(v.) fondate su un uso efficiente di tutte le informazioni disponibili.
L'ipotesi che gli individui fondino le proprie previsioni non solo sulla base dei valori registrati nel passato fu avanzata per la prima volta nel 1961 da Muth che, giudicando insufficiente le ipotesi sin allora avanzate introdusse una nuova teoria, basata sull'assunto che gli individui, in quanto operatori razionali, sfrutteranno tutte le informazioni disponibili sul sistema economico. In pratica, all'informazione, risorsa scarsa e costosa, viene applicato lo schema neoclassico di utilizzo efficiente: di conseguenza, gli operatori formuleranno previsioni più corrette. Questo porta a concludere, tra l'altro, che una politica economica sistematica di stabilizzazione sarà destinata a fallire, poiché gli operatori formuleranno le previsioni più corrette dato il vincolo del patrimonio di informazioni a loro disposizione e dato il costo per l'acqusizione di ulteriori informazioni. Se gli operatori hanno una buona comprensione delle modalità con cui opera il sistema economico (ovvero, se gli operatori, formulano le proprie previsioni sulla base di un modello rilevante di descrizione dell'economia) essi non potranno commettere errori sistematici, cosicchè, in media, le loro previsioni risulteranno corrette.
Tale approccio teorico è alla base della nuova macroeconomia classica (v.) che ha portato il principio di perfetta razionalità degli agenti economici alle sue estreme conseguenze.