Adverse selection

Adverse selection [selezione avversa]

Fenomeno economico di distorsione dell'equilibrio del mercato (v.) causato da asimmetrie informative (v. Informazione asimmetrica). Le conseguenze riguardano una insufficiente allocazione delle risorse (v.) disponibili e quindi un cattivo funzionamento del mercato. All'atto della stipulazione di un contratto, infatti, le parti non hanno una distribuzione omogenea delle informazioni. In particolare, è il venditore, di solito, ad essere avvantaggiato in quanto il compratore non è in grado di osservare compiutamente la qualità dei beni offerti. Nel caso in cui volesse farlo dovrebbe sostenere un costo altissimo per il reperimento della cd. informazione nascosta (v.) ed il contratto risulterebbe svantaggioso. Un esempio calzante è quello del mercato delle automobili usate nel quale è complicato valutare se la condizione dell'automobile sia buona oppure no, condizione ovviamente nota al venditore.


Esempio di adverse selection


Supponiamo che in un mercato delle automobili usate si vendano due automobili, una scadente a L. 2.000.000 e una buona a L. 3.000.000. L'acquirente è disposto a pagare 2.200.000 per la macchina scadente e 3.200.000 per quella buona. Il problema della scelta non sussisterebbe se le informazioni fossero complete, in quanto l'auto scadente sarebbe venduta a un prezzo compreso tra 2.000.000 e 2.200.000 e quella buona a un prezzo compreso tra 3 milioni e 3.200.000. Poiché, invece, siamo in presenza di asimmetria di informazione, l'acquirente sarà disposto a pagare il valore medio atteso dell'auto e cioè

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A L. 2.700.000 il possessore dell'auto buona non sarà disposto a vendere perché rileverebbe una perdita. Al contrario, il possessore dell'auto scadente rileverebbe un utile. Quindi a L. 2.700.000 verrebbero vendute solo le auto peggiori. Tutto ciò provoca il fallimento del mercato (v.) e la conclusione che i beni peggiori spiazzano quelli di miglior qualità.