Tassa per l’occupazione di suolo pubblico
La tassa per l’occupazione di spazi od aree pubbliche è un tributo comunale, dovuto sia da quanti occupano o utilizzano gli spazi soprastanti o sottostanti il suolo, sia da coloro che effettuano lo stazionamento di taxi e vetture di piazza negli spazi a loro destinati. La tassa è dovuta al Comune dal titolare dell’atto di concessione o di autorizzazione, in proporzione della superficie effettivamente sottratta all’uso pubblico.
Le occupazioni si distinguono in permanenti (se riguardano l’occupazione del suolo per un periodo superiore all’anno) e temporanee.
Per quanto attiene specificamente alla materia condominiale, la tassa in esame rileva di solito per l’occupazione con passi carrai o per l’occupazione mediante bocche di lupo o intercapedini (occupazioni sotterranee).
La tassa è stata abolita dal decreto istitutivo dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) a decorrere dal 1° gennaio 1999. Lo stesso decreto introduce all’art. 63 la facoltà per i Comuni e le Province di assoggettare l’occupazione di spazi ed aree pubbliche al pagamento di un canone, determinando con apposito regolamento la tariffa applicabile.
Le occupazioni si distinguono in permanenti (se riguardano l’occupazione del suolo per un periodo superiore all’anno) e temporanee.
Per quanto attiene specificamente alla materia condominiale, la tassa in esame rileva di solito per l’occupazione con passi carrai o per l’occupazione mediante bocche di lupo o intercapedini (occupazioni sotterranee).
La tassa è stata abolita dal decreto istitutivo dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) a decorrere dal 1° gennaio 1999. Lo stesso decreto introduce all’art. 63 la facoltà per i Comuni e le Province di assoggettare l’occupazione di spazi ed aree pubbliche al pagamento di un canone, determinando con apposito regolamento la tariffa applicabile.