Vespasiano Tito Flavio
Vespasiano Tito Flavio (imp. 69-79 d.C.)
Iniziatore della dinastia dei Flavi, salì al potere dopo un lungo periodo di disordini seguito alla morte di Nerone [vedi].
Di estrazione plebea, militare di professione, si distinse per le sue doti militari e le sue capacità amministrative.
Elementi fondamentali del programma vespasianeo furono:
— il risanamento finanziario avviato dopo aver ottenuto, con la promulgazione della lex de impèrio Vespasiani [vedi], apposito mandato per la realizzazione di atti di interesse pubblico;
— la realizzazione di numerose opere pubbliche (ad es. l’Anfiteatro Flavio);
— la fondazione di istituzioni culturali, deputate all’assegnazione di regolari vitalizi ad artisti e letterati.
In ambito militare, conseguì importanti successi, concludendo vittoriosamente, con l’espugnazione di Gerusalemme, la guerra giudaica e conducendo spedizioni sui confini del Reno e del Danubio, dove attese alla fortificazione del sistema difensivo, ed in Britannia.
Dopo aver ridato un certo equilibrio all’Impero, morì nel giugno del 79 d.C., all’età di settanta anni.
Iniziatore della dinastia dei Flavi, salì al potere dopo un lungo periodo di disordini seguito alla morte di Nerone [vedi].
Di estrazione plebea, militare di professione, si distinse per le sue doti militari e le sue capacità amministrative.
Elementi fondamentali del programma vespasianeo furono:
— il risanamento finanziario avviato dopo aver ottenuto, con la promulgazione della lex de impèrio Vespasiani [vedi], apposito mandato per la realizzazione di atti di interesse pubblico;
— la realizzazione di numerose opere pubbliche (ad es. l’Anfiteatro Flavio);
— la fondazione di istituzioni culturali, deputate all’assegnazione di regolari vitalizi ad artisti e letterati.
In ambito militare, conseguì importanti successi, concludendo vittoriosamente, con l’espugnazione di Gerusalemme, la guerra giudaica e conducendo spedizioni sui confini del Reno e del Danubio, dove attese alla fortificazione del sistema difensivo, ed in Britannia.
Dopo aver ridato un certo equilibrio all’Impero, morì nel giugno del 79 d.C., all’età di settanta anni.