Trifàno (Battaglia di)
Trifàno (Battaglia di) (339 a.C.)
Svoltasi al termine della prima guerra sannitica, in seguito alla rivolta delle città latine. Queste avevano contribuito con i propri soldati alla vittoria sui sanniti, ma sia nella condizione della guerra, quando erano stati posti sotto il comando dei consoli romani, sia dopo, al momento della spartizione del bottino, i Latini erano stati considerati popoli soggetti a Roma, più che alleati.
I Latini dettero vita ad una vera e propria ribellione che fu sedata con la vittoria nella (—), nell’entroterra di Gaeta.
A seguito di questa vittoria, Roma dichiarò decaduto il foedus Cassianum [vedi] e sciolse la lega latina, inoltre diede una nuova sistemazione ai rapporti con le città latine sconfitte.
Gli abitanti di ciascuna di esse non avrebbero più potuto commerciare, né unirsi in matrimonio con quelli delle altre; ma tutti i Latini avevano facoltà di commercio e di connubio con i cittadini romani. Attraverso questa imposizione Roma intendeva spezzare l’unità dei Latini e insieme mirava a creare l’unità del Lazio intorno all’“Urbe”.
Svoltasi al termine della prima guerra sannitica, in seguito alla rivolta delle città latine. Queste avevano contribuito con i propri soldati alla vittoria sui sanniti, ma sia nella condizione della guerra, quando erano stati posti sotto il comando dei consoli romani, sia dopo, al momento della spartizione del bottino, i Latini erano stati considerati popoli soggetti a Roma, più che alleati.
I Latini dettero vita ad una vera e propria ribellione che fu sedata con la vittoria nella (—), nell’entroterra di Gaeta.
A seguito di questa vittoria, Roma dichiarò decaduto il foedus Cassianum [vedi] e sciolse la lega latina, inoltre diede una nuova sistemazione ai rapporti con le città latine sconfitte.
Gli abitanti di ciascuna di esse non avrebbero più potuto commerciare, né unirsi in matrimonio con quelli delle altre; ma tutti i Latini avevano facoltà di commercio e di connubio con i cittadini romani. Attraverso questa imposizione Roma intendeva spezzare l’unità dei Latini e insieme mirava a creare l’unità del Lazio intorno all’“Urbe”.