Triboniano

Triboniano

Eminente giurista vissuto nel VI sec. d.C., fu il principale artefice della compilazione giustinianea [vedi còrpus iùris civilis].
In una prima fase del lavoro tra il 528 ed il 529 d.C., (—) nella sua qualità di magìster officiòrum [vedi] (sovrintendente alle cancellerie imperiali), fu membro della commissione incaricata dall’imperatore Giustiniano [vedi] di attendere alla realizzazione di una nuova raccolta delle leggi imperiali.
Successivamente, nel corso dei lavori, i meriti da lui conseguiti per l’attività fino al quel momento svolta, gli valsero il conferimento della prestigiosa carica di quæstor sacri palàtii [vedi] e l’attribuzione della funzione di direttore dell’opera codificatoria.
Dopo il completamento del Còdex Iustinianus [vedi], fu proprio (—) a suggerire a Giustiniano l’opportunità di apprestare una raccolta ufficiale della letteratura giuridica classica [vedi Digesta]; (—) fu, inoltre, il principale artefice della scelta dei giuristi che collaborarono alla realizzazione di detta impresa.
Egli curò anche la direzione dei lavori relativi alla redazione delle Institutiònes Iustiniani [vedi].
Il suo merito principale fu: l’avere intuito la necessità di affidare un ruolo decisivo nei lavori compilatori ai professori di diritto (antecessòres) delle scuole di Berito [vedi] e di Costantinopoli [vedi] ed ai principali avvocati dei tribunali della capitale e, parallelamente, l’aver ridotto il peso dei funzionari dell’amministrazione centrale, i quali, prima che fosse attuato il programma, avevano avuto il monopolio sulle attività legislative. Grazie a tali intuizioni, (—) fornì un decisivo impulso qualitativo al corso dei lavori compilatori che, da mera raccolta legislativa, si trasformarono in opera di studio e di sintesi del diritto giurisprudenziale classico.