Tiberio

Tiberio (imp. 14-37 d.C.)

Imperatore romano; fu successore di Augusto, nonché il primo esponente della dinastia Giulio-Claudia [vedi Claudia, gens].
Salito al trono alla morte di Augusto [vedi Ottaviano Augusto] (14 d.C.), (—) tentò, nel corso dei ventitré anni del suo regno, di seguire le linee politiche tracciate dal predecessore.
Avviò, infatti, un’opera di rigoroso risanamento dell’economia nazionale, riducendo le spese militari, perseguendo severamente gli abusi perpetrati dai governatori delle province, proibendo l’allestimento di spettacoli sfarzosi e finanziando le banche per tutelare gli interessi degli agricoltori.
Sotto il profilo giuridico, il regno di (—) fu caratterizzato da una progressiva decadenza del potere legislativo comiziale [vedi comìtia] a tutto vantaggio del Senato e da una corrispondente crescita quali-quantitativa del potere autoritario del prìnceps.
Il principato di (—) non fu caratterizzato da impegnative campagne militari; egli, infatti, non intraprese guerre espansionistiche preferendo dedicarsi, attraverso il ricorso a soluzioni diplomatiche, ad un’opera di consolidamento dei confini imperiali.
La fine del suo principato fu contrassegnata dalla violentissima repressione di Seiano, præfectus prætorio [vedi] e dei suoi seguaci, artefici di una congiura ai danni dell’imperatore.
(—) moriva nel 37 d.C. all’età di 78 anni ormai tediato dal potere e scoraggiato dagli ultimi deludenti episodi verificatisi.