Teodosio II
Teodosio II (imp. 408-450 d.C.)
(—), figlio di Arcadio [vedi] continuò la dinastia teodosiana, originata da Teodosio il grande [vedi].
Nel confuso periodo di disfacimento dell’Impero romano, (—) si trovò ad affrontare l’invasione degli Unni di Attila e la guerra con i persiani, e a dirimere serie diatribe religiose sulla natura di Cristo.
Allo scopo di reprimere le nuove eresie intorno alla natura di Cristo, convocò un concilio ecumenico ad Efeso, più noto come latrocinio di Efeso.
Costituisce senz’altro l’atto più rilevante della politica di (—) la pubblicazione del Còdex Theodosiànus [vedi] iniziato nel 429 d.C., con lo scopo di raccogliere tutte le costituzioni imperiali emanate da Costantino in poi, comprese quelle non più vigenti.
Tale Codice, entrato in vigore nel 1° gennaio 439 d.C., segnò definitivamente la rottura dell’unità giuridica tra Oriente ed Occidente.
(—) morì a Costantinopoli nel 450 d.C.
(—), figlio di Arcadio [vedi] continuò la dinastia teodosiana, originata da Teodosio il grande [vedi].
Nel confuso periodo di disfacimento dell’Impero romano, (—) si trovò ad affrontare l’invasione degli Unni di Attila e la guerra con i persiani, e a dirimere serie diatribe religiose sulla natura di Cristo.
Allo scopo di reprimere le nuove eresie intorno alla natura di Cristo, convocò un concilio ecumenico ad Efeso, più noto come latrocinio di Efeso.
Costituisce senz’altro l’atto più rilevante della politica di (—) la pubblicazione del Còdex Theodosiànus [vedi] iniziato nel 429 d.C., con lo scopo di raccogliere tutte le costituzioni imperiali emanate da Costantino in poi, comprese quelle non più vigenti.
Tale Codice, entrato in vigore nel 1° gennaio 439 d.C., segnò definitivamente la rottura dell’unità giuridica tra Oriente ed Occidente.
(—) morì a Costantinopoli nel 450 d.C.