Suffragàtio
Suffragàtio
Istituto in uso nell’età repubblicana, consistente nella segnalazione agli elettori di un candidato da parte di personaggi politici autorevoli. Tale raccomandazione non era assolutamente vincolante, avendo solo valore morale.
Aveva, invece, carattere vincolante la commendàtio, atto, ugualmente destinato all’assemblea, con cui venivano suggeriti, durante il periodo del triumvirato, i nomi dei magistrati da eleggere: nel 44 a.C. un plebiscito di L. Antonio aveva, infatti, conferito a Cesare la potestà di scegliere la metà dei magistrati da nominare, fatta eccezione per i consoli. In tal caso il voto dell’assemblea si riduceva ad una mera acclamazione.
Tale sistema della commendatiònes vincolanti e delle suffragatiònes non vincolanti fu operante non solo in epoca augustea, ma anche durante il principato di Tiberio.
Una precisa testimonianza contenuta nella lex de imperio Vespasiani [vedi] conferma l’uso di tali atti ancora durante il I sec. d.C.
Istituto in uso nell’età repubblicana, consistente nella segnalazione agli elettori di un candidato da parte di personaggi politici autorevoli. Tale raccomandazione non era assolutamente vincolante, avendo solo valore morale.
Aveva, invece, carattere vincolante la commendàtio, atto, ugualmente destinato all’assemblea, con cui venivano suggeriti, durante il periodo del triumvirato, i nomi dei magistrati da eleggere: nel 44 a.C. un plebiscito di L. Antonio aveva, infatti, conferito a Cesare la potestà di scegliere la metà dei magistrati da nominare, fatta eccezione per i consoli. In tal caso il voto dell’assemblea si riduceva ad una mera acclamazione.
Tale sistema della commendatiònes vincolanti e delle suffragatiònes non vincolanti fu operante non solo in epoca augustea, ma anche durante il principato di Tiberio.
Una precisa testimonianza contenuta nella lex de imperio Vespasiani [vedi] conferma l’uso di tali atti ancora durante il I sec. d.C.