Substitùtio herèdis
Substitùtio herèdis [Sostituzione ereditaria; cfr. artt. 688 ss. c.c.]
Si aveva (—) nei casi in cui il de cùius [vedi] “avesse nominato un sostituto all’erede”, chiamando all’eredità un’altra persona, nell’eventualità che il vocatus ad hereditàtem [vedi] non accettasse l’eredità.
Il diritto romano classico conobbe tre tipi di (—):
— substitutio pupillàris [vedi];
— substitutio vulgàris [vedi];
— substitutio militàris [vedi].
A queste, in diritto giustinianeo, si aggiunse la
— substitutio quasi pupillaris [vedi].
Si aveva (—) nei casi in cui il de cùius [vedi] “avesse nominato un sostituto all’erede”, chiamando all’eredità un’altra persona, nell’eventualità che il vocatus ad hereditàtem [vedi] non accettasse l’eredità.
Il diritto romano classico conobbe tre tipi di (—):
— substitutio pupillàris [vedi];
— substitutio vulgàris [vedi];
— substitutio militàris [vedi].
A queste, in diritto giustinianeo, si aggiunse la
— substitutio quasi pupillaris [vedi].