Spolia opima
Spolia opima
Erano così denominate le armi tolte da un comandante romano al capo dell’esercito nemico.
I Romani ricordavano tre casi di (—): quello di Romolo che uccise Acrone, re di Cecina, dopo il ratto delle Sabine; di Aulo Cornelio Cosso nei confronti del re etrusco Tolumnio (437 a.C.); di Claudio Marcello che uccise il gallo Viridomaro (222 a.C.).
Le (—) erano consacrate a Giove, mentre le spoglie minori erano consacrate a Marte e a Giano.
Erano così denominate le armi tolte da un comandante romano al capo dell’esercito nemico.
I Romani ricordavano tre casi di (—): quello di Romolo che uccise Acrone, re di Cecina, dopo il ratto delle Sabine; di Aulo Cornelio Cosso nei confronti del re etrusco Tolumnio (437 a.C.); di Claudio Marcello che uccise il gallo Viridomaro (222 a.C.).
Le (—) erano consacrate a Giove, mentre le spoglie minori erano consacrate a Marte e a Giano.