Sentino (Battaglia di)
Sentino (Battaglia di) (295 a.C.)
Combattuta in Umbria presso l’odierna Sassoferrato la (—) vide contrapposti i Romani e l’esercito coalizzato dei Sanniti, Galli, Etruschi e Umbri. Il combattimento, durissimo, terminò con la piena vittoria dei Romani. Si trattò della più grande battaglia mai combattuta in suolo italico. I Romani schierarono circa 40.000 uomini, molti di più erano gli avversari. Ingenti furono le perdite da ambo le parti. Tra i Romani cadde anche il console Decio Mure (l’altro era Q. Fabio Rulliano), i Sanniti videro morire il loro capo Gallio Egnazio.
La vittoria romana fu di grande importanza, poiché sancì la consacrazione definitiva del primato di Roma su tutte le altre popolazioni italiche. Gli Etruschi, gli Umbri i Galli conclusero la pace e divennero alleati dei Romani. Anche i Sanniti furono costretti a chiedere la pace, dopo alcuni anni di strenua resistenza. Le condizioni imposte erano simili a quelle previste dal trattato concluso dagli altri popoli: indipendenza per i Sanniti, i quali furono tuttavia costretti ad allearsi con i Romani. Di fatto tuttavia Roma si garantì il possesso del Sannio, fondando numerose colonie nella zona del Vùlture.
Combattuta in Umbria presso l’odierna Sassoferrato la (—) vide contrapposti i Romani e l’esercito coalizzato dei Sanniti, Galli, Etruschi e Umbri. Il combattimento, durissimo, terminò con la piena vittoria dei Romani. Si trattò della più grande battaglia mai combattuta in suolo italico. I Romani schierarono circa 40.000 uomini, molti di più erano gli avversari. Ingenti furono le perdite da ambo le parti. Tra i Romani cadde anche il console Decio Mure (l’altro era Q. Fabio Rulliano), i Sanniti videro morire il loro capo Gallio Egnazio.
La vittoria romana fu di grande importanza, poiché sancì la consacrazione definitiva del primato di Roma su tutte le altre popolazioni italiche. Gli Etruschi, gli Umbri i Galli conclusero la pace e divennero alleati dei Romani. Anche i Sanniti furono costretti a chiedere la pace, dopo alcuni anni di strenua resistenza. Le condizioni imposte erano simili a quelle previste dal trattato concluso dagli altri popoli: indipendenza per i Sanniti, i quali furono tuttavia costretti ad allearsi con i Romani. Di fatto tuttavia Roma si garantì il possesso del Sannio, fondando numerose colonie nella zona del Vùlture.