Seneca (L. Anneo)
Seneca (L. Anneo) (4 a.C. - 65 d.C.)
Insigne retore e filosofo, esiliato da Caligola [vedi] nel 41 d.C., tornò a Roma nel 49 per intervento di Agrippina moglie dell’Imperatore Claudio che lo scelse come precettore del proprio figlio Nerone [vedi].
Dal 54 d.C., dopo la morte di Claudio [vedi], divenne consigliere del giovane sovrano e, coadiuvato dal prefetto del Pretorio, Afranio Burro, lo indirizzò nella guida dello Stato attuando una politica di conciliazione tra principe e Senato.
Nel 62 d.C., quando Nerone [vedi] consacrò la sua immagine di despota spietato con una catena di delitti, tra cui il matricidio, il filosofo si ritirò a vita privata, dedicandosi ad alcuni scritti.
Più tardi nel 65 d.C., sospettato di aver preso parte alla congiura antineroniana dei Pisoni, ricevette l’ordine di uccidersi.
Insigne retore e filosofo, esiliato da Caligola [vedi] nel 41 d.C., tornò a Roma nel 49 per intervento di Agrippina moglie dell’Imperatore Claudio che lo scelse come precettore del proprio figlio Nerone [vedi].
Dal 54 d.C., dopo la morte di Claudio [vedi], divenne consigliere del giovane sovrano e, coadiuvato dal prefetto del Pretorio, Afranio Burro, lo indirizzò nella guida dello Stato attuando una politica di conciliazione tra principe e Senato.
Nel 62 d.C., quando Nerone [vedi] consacrò la sua immagine di despota spietato con una catena di delitti, tra cui il matricidio, il filosofo si ritirò a vita privata, dedicandosi ad alcuni scritti.
Più tardi nel 65 d.C., sospettato di aver preso parte alla congiura antineroniana dei Pisoni, ricevette l’ordine di uccidersi.