Rogatio sempronia de civitàte sòciis danda
Rogatio sempronia de civitàte sòciis danda
Proposta di legge [vedi Lex] formulata da Caio Gracco [vedi Caio Gracco, Tiberio] nel 122 a.C. e volta a concedere la cittadinanza latina agli Italici e quella romana ai Latini [vedi]. Il progetto suscitò l’ostilità sia delle classi dirigenti romane, che intrattenevano buoni rapporti con le oligarchie della penisola ma non volevano l’estensione indiscriminata della cittadinanza; sia delle masse proletarie, timorose di perdere peso politico per la moltiplicazione degli elementi cittadini.
La (—) segnò la fine politica di Caio Gracco: il senato si avvalse dell’ausilio d’un tribuno della plebe, Marco Livio Druso, che interpose l’intercèssio tribunicia [vedi], bloccando la proposta. La popolarità di Caio Gracco crollò ed egli non riuscì a farsi rieleggere tribuno.
Proposta di legge [vedi Lex] formulata da Caio Gracco [vedi Caio Gracco, Tiberio] nel 122 a.C. e volta a concedere la cittadinanza latina agli Italici e quella romana ai Latini [vedi]. Il progetto suscitò l’ostilità sia delle classi dirigenti romane, che intrattenevano buoni rapporti con le oligarchie della penisola ma non volevano l’estensione indiscriminata della cittadinanza; sia delle masse proletarie, timorose di perdere peso politico per la moltiplicazione degli elementi cittadini.
La (—) segnò la fine politica di Caio Gracco: il senato si avvalse dell’ausilio d’un tribuno della plebe, Marco Livio Druso, che interpose l’intercèssio tribunicia [vedi], bloccando la proposta. La popolarità di Caio Gracco crollò ed egli non riuscì a farsi rieleggere tribuno.