Repetìtio
Repetìtio
La (—), che precedeva la dichiarazione di guerra, era la richiesta di restituzione delle cose e degli uomini trattenuti ingiustamente dal popolo straniero.
In età arcaica la dichiarazione di guerra era concepita, infatti, come un “procedimento giuridico-religioso”, che si apriva, appunto con la (—).
La richiesta era pronunciata solennemente da uno dei membri del collegio dei Fetiàles [vedi], inviato a tal scopo presso lo straniero.
Se la suddetta richiesta non era soddisfatta entro i 33 giorni successivi, il popolo che non vi aveva ottemperato veniva dichiarato iniustus.
A tal punto il Feziale era tenuto a tornare a Roma per consultare i maiores ed attendere la deliberazione della guerra. A seguito di questa, il Feziale veniva nuovamente inviato presso il popolo nemico per eseguire formalmente la dichiarazione di guerra [vedi pater patràtus].
La (—), che precedeva la dichiarazione di guerra, era la richiesta di restituzione delle cose e degli uomini trattenuti ingiustamente dal popolo straniero.
In età arcaica la dichiarazione di guerra era concepita, infatti, come un “procedimento giuridico-religioso”, che si apriva, appunto con la (—).
La richiesta era pronunciata solennemente da uno dei membri del collegio dei Fetiàles [vedi], inviato a tal scopo presso lo straniero.
Se la suddetta richiesta non era soddisfatta entro i 33 giorni successivi, il popolo che non vi aveva ottemperato veniva dichiarato iniustus.
A tal punto il Feziale era tenuto a tornare a Roma per consultare i maiores ed attendere la deliberazione della guerra. A seguito di questa, il Feziale veniva nuovamente inviato presso il popolo nemico per eseguire formalmente la dichiarazione di guerra [vedi pater patràtus].