Prorogàtio impèrii

Prorogàtio impèrii [Proroga dell’imperium]

Istituto tipico dell’età repubblicana consistente nell’attribuzione, a magistrati decaduti dalla carica, del compito di portare, comunque, a termine campagne belliche in corso, o di proseguire nell’amministrazione delle province conquistate.
La (—) era concessa inizialmente con plebiscìtum [vedi] dei concìlia [vedi], su delibera del Senato; dalla fine del II sec. a.C. fu disposta anche semplicemente mediante senatusconsùltum [vedi].
A seguito del provvedimento senatorio i cònsules [vedi] e i prætòres [vedi] assumevano il titolo di proconsules [vedi procònsul] di proprætores [vedi proprætor].
Una legge emanata da Silla (e di breve applicazione), la lex Corneliæ Sullæ de provinciis ordinàndis, stabilì, nell’81 a.C., che i pretori, trascorso l’anno di carica in Roma, fossero di diritto assegnati, come propretori, per un secondo anno al governo di una provincia.