Procònsul (vel proconsules)
Procònsul (vel proconsules) [Proconsole]
I proconsoli erano magistrati di rango consolare a cui, al termine dell’anno di carica, veniva eccezionalmente prorogato con delibera senatoria, il mandato, allo scopo di fronteggiare situazioni contingenti particolarmente gravi [vedi prorogàtio imperii]. A partire dalla fine del III sec. a.C. si cominciò ad adottare tale sistema per far fronte non solo ad imprese belliche, ma anche per assicurare l’amministrazione dei territori conquistati.
In particolare, ad essi venne affidato il governo delle Province, quando esse divennero troppo numerose per essere amministrate da pretori appositamente eletti. In età imperiale ai (—) rimase affidato il governo delle province c.d. senatorie (sottoposte al controllo del Senato [vedi provinciæ]) mentre quelle c.d. imperiali (sottoposte al controllo imperiale) passarono ad essere governate da Legati Augusti.
I proconsoli erano magistrati di rango consolare a cui, al termine dell’anno di carica, veniva eccezionalmente prorogato con delibera senatoria, il mandato, allo scopo di fronteggiare situazioni contingenti particolarmente gravi [vedi prorogàtio imperii]. A partire dalla fine del III sec. a.C. si cominciò ad adottare tale sistema per far fronte non solo ad imprese belliche, ma anche per assicurare l’amministrazione dei territori conquistati.
In particolare, ad essi venne affidato il governo delle Province, quando esse divennero troppo numerose per essere amministrate da pretori appositamente eletti. In età imperiale ai (—) rimase affidato il governo delle province c.d. senatorie (sottoposte al controllo del Senato [vedi provinciæ]) mentre quelle c.d. imperiali (sottoposte al controllo imperiale) passarono ad essere governate da Legati Augusti.