Prìnceps
Prìnceps
Titolo attribuito ad Ottaviano Augusto [vedi] nel 28 a.C. dal Senato, che lo proclamò, appunto, princeps (da primus capio: colui che prende il primo posto) Senatus [vedi], ossia primo tra i suoi membri. In età repubblicana, il titolo era conferito al censor [vedi censores] segnalatosi per il suo comportamento saggio ed onesto.
Il titolo, peraltro, acquistava un significato politico molto più pregnante ed autoritativo rispetto a quello assegnatogli in epoca repubblicana, trovandosi Augusto in una posizione di dominio, unica (quasi monarchica) per l’ampiezza dei poteri posseduti. Ad esso si aggiunse un anno dopo, a seguito della seduta senatoria del 13 gennaio 27 a.C., l’attributo di Princeps universòrum, ossia primo fra tutti.
Pur non essendo un titolo ufficiale, di esso si appropriarono in seguito i suoi successori, per indicare la propria posizione di supremazia.
Da tale espressione derivò certamente il termine Principatus con cui si designò la nuova forma di governo instaurata, caratterizzata dalla compresenza delle vecchie istituzioni repubblicane e delle nuove istituzioni a carattere autoritario. Da Settimio Severo [vedi], gli imperatori assunsero, in luogo di (—) il titolo di dominus (signore).
Titolo attribuito ad Ottaviano Augusto [vedi] nel 28 a.C. dal Senato, che lo proclamò, appunto, princeps (da primus capio: colui che prende il primo posto) Senatus [vedi], ossia primo tra i suoi membri. In età repubblicana, il titolo era conferito al censor [vedi censores] segnalatosi per il suo comportamento saggio ed onesto.
Il titolo, peraltro, acquistava un significato politico molto più pregnante ed autoritativo rispetto a quello assegnatogli in epoca repubblicana, trovandosi Augusto in una posizione di dominio, unica (quasi monarchica) per l’ampiezza dei poteri posseduti. Ad esso si aggiunse un anno dopo, a seguito della seduta senatoria del 13 gennaio 27 a.C., l’attributo di Princeps universòrum, ossia primo fra tutti.
Pur non essendo un titolo ufficiale, di esso si appropriarono in seguito i suoi successori, per indicare la propria posizione di supremazia.
Da tale espressione derivò certamente il termine Principatus con cui si designò la nuova forma di governo instaurata, caratterizzata dalla compresenza delle vecchie istituzioni repubblicane e delle nuove istituzioni a carattere autoritario. Da Settimio Severo [vedi], gli imperatori assunsero, in luogo di (—) il titolo di dominus (signore).