Nota censòria
Nota censòria
Veniva così definita la sanzione comminata dai censori [vedi censores].
La (—) poteva consistere nella destituzione dei membri del Senato, nella esclusione dalla classe dei cavalieri (ademptio equi publici) ovvero nel trasferimento da una tribù all’altra (mutatio tribus) od ancora nell’esclusione dai comìtia tribùta [vedi]; comportava, altresì, la disistima sociale (ignominia), per chi ne era colpito.
Essa colpì coloro che si erano resi responsabili di una condotta immorale o, comunque, sconveniente (si pensi a chi viveva in ozio, nel lusso sfrenato, od in modo sregolato).
Veniva così definita la sanzione comminata dai censori [vedi censores].
La (—) poteva consistere nella destituzione dei membri del Senato, nella esclusione dalla classe dei cavalieri (ademptio equi publici) ovvero nel trasferimento da una tribù all’altra (mutatio tribus) od ancora nell’esclusione dai comìtia tribùta [vedi]; comportava, altresì, la disistima sociale (ignominia), per chi ne era colpito.
Essa colpì coloro che si erano resi responsabili di una condotta immorale o, comunque, sconveniente (si pensi a chi viveva in ozio, nel lusso sfrenato, od in modo sregolato).