Nèxum

Nèxum

Antichissimo istituto di origine quiritaria: in virtù di esso, il debitore, per garantire un debito, sottoponeva sé stesso al potere del creditore, fino a che il debito non fosse stato adempiuto; eseguita la prestazione il debitore riacquistava la propria libertà (nexi liberàtio).
Il (—) vincolava il debitore materialmente al creditore il quale aveva, peraltro, anche un diritto sul cadavere del debitore: era possibile, di conseguenza, effettuare la noxæ dedìtio [vedi noxa] del cadavere dello schiavo colpevole di crimini.
Il (—) (che rientrava tra i gesta per æs et lìbram [vedi]) rispecchiava concezioni arcaiche primordiali.
La sua pratica è da collocarsi intorno al V sec. a.C., quando la caduta della monarchia etrusca segnò l’inizio di un forte indebitamento fra i ceti plebei in Roma: il (—) doveva offrire maggiori garanzie di adempimento alle poche famiglie più ricche. Si è parlato di “autopignoramento a garanzia di un debito”.
Con il successivo sviluppo delle attività commerciali, connesso alla progressiva espansione territoriale di Roma, il (—) finì col diventare ripugnante per la coscienza sociale, tanto da essere abolito dalla lex Pœtelia Papiria de nexis del 326 a.C. [vedi].