Lucio Vero
Lucio Vero (imp. 161-169 d.C.)
Figlio di Lucio Elio, (—) fu adottato insieme con Marco Aurelio [vedi] da Antonino Pio [vedi].
Alla morte di Antonino (162 d.C.), Marco Aurelio lo associò come Augusto e collega all’Impero con uguali poteri (col nome di Lucio Aurelio Vero), pur mantenendo una superiore posizione.
Con questo atto senza precedenti, per la prima volta l’Impero fu retto collegialmente.
Nel 162 d.C. a (—) fu affidato il fronte orientale ed il comando della guerra contro i Parti. Servendosi dell’abile generale Avidio Cassio, in pochi anni conquistò la capitale dell’Armenia, proseguendo oltre l’Eufrate e il Tigri.
Nel 168 d.C. accompagnò il fratello adottivo nella guerra scoppiata sul Danubio contro i Marcomanni che minacciavano l’Italia. Di ritorno a Roma, nel 169, fu colto da un attacco apoplettico che ne causò la morte; Marco Aurelio, rinunciando all’esperienza della correggenza, rimase unico prìnceps.
Figlio di Lucio Elio, (—) fu adottato insieme con Marco Aurelio [vedi] da Antonino Pio [vedi].
Alla morte di Antonino (162 d.C.), Marco Aurelio lo associò come Augusto e collega all’Impero con uguali poteri (col nome di Lucio Aurelio Vero), pur mantenendo una superiore posizione.
Con questo atto senza precedenti, per la prima volta l’Impero fu retto collegialmente.
Nel 162 d.C. a (—) fu affidato il fronte orientale ed il comando della guerra contro i Parti. Servendosi dell’abile generale Avidio Cassio, in pochi anni conquistò la capitale dell’Armenia, proseguendo oltre l’Eufrate e il Tigri.
Nel 168 d.C. accompagnò il fratello adottivo nella guerra scoppiata sul Danubio contro i Marcomanni che minacciavano l’Italia. Di ritorno a Roma, nel 169, fu colto da un attacco apoplettico che ne causò la morte; Marco Aurelio, rinunciando all’esperienza della correggenza, rimase unico prìnceps.