Libertas Claudiàna

Libertas Claudiàna

Veniva così denominato un particolare modo di acquisto della libertà per gli schiavi, introdotto e disciplinato da un edìctum [vedi constitutiònes prìncipum] dell’imperatore Claudio [vedi].
Di regola, se un servus veniva abbandonato dal >dòminus [vedi], non perdeva la condizione di schiavo: diventando servus derelìctus (servo abbandonato), cioè una res nullìus [vedi], della quale qualsiasi soggetto poteva, secondo i principi generali [vedi derelìctio], impadronirsi.
Frequente era l’ipotesi che uno schiavo, gravemente ammalato, fosse abbandonato dal dominus, secondo le usanze del tempo, nei pressi di un tempio (generalmente, presso il tempio dedicato ad Esculapio sull’isola Tiberina) od anche in un luogo diverso, in previsione della sua morte imminente, per evitare di prestargli le cure necessarie. In questo caso, il citato editto dell’imperatore Claudio stabilì che se lo schiavo (miracolosamente) guariva, diventava libero ed acquistava la condizione di Latinus Iuniànus [vedi Latini]. Era, questa, la c.d. (—).