Lèges tabellàriæ
Lèges tabellàriæ
Complesso di leggi, o meglio, di plebisciti, che regolò le procedure di voto, nelle assemblee del popolo romano [vedi comìtia]:
— lex Gabìnia, del 139 a.C., per la nomina [vedi creàtio] dei magistrati;
— lex Cassia, del 137 a.C., per tutte le forme di iudìcia publica (esclusa la perduèllio [vedi processo comiziale];
— lex Papìria, del 131 a.C., per l’approvazione delle leggi;
— Lex Cælia, del 107 a.C., per i giudizi in tema di perduellio [vedi].
In virtù di queste leggi, ciascun votante apponeva il proprio voto su apposite tabellæ, inserite in urne custodite da speciali addetti.
Lo spoglio dei voti veniva fatto da scrutatori che comunicavano il risultato al presidente; il risultato conclusivo veniva proclamato da un magistrato (c.d. renuntiàtio).
Complesso di leggi, o meglio, di plebisciti, che regolò le procedure di voto, nelle assemblee del popolo romano [vedi comìtia]:
— lex Gabìnia, del 139 a.C., per la nomina [vedi creàtio] dei magistrati;
— lex Cassia, del 137 a.C., per tutte le forme di iudìcia publica (esclusa la perduèllio [vedi processo comiziale];
— lex Papìria, del 131 a.C., per l’approvazione delle leggi;
— Lex Cælia, del 107 a.C., per i giudizi in tema di perduellio [vedi].
In virtù di queste leggi, ciascun votante apponeva il proprio voto su apposite tabellæ, inserite in urne custodite da speciali addetti.
Lo spoglio dei voti veniva fatto da scrutatori che comunicavano il risultato al presidente; il risultato conclusivo veniva proclamato da un magistrato (c.d. renuntiàtio).