Ius vètus
Ius vètus
Definizione data, nel diritto romano classico, dal complesso di norme giuridiche tipiche del periodo arcaico e repubblicano: si trattava dell’ordinamento giuridico fondamentale di Roma, risalente alle sue origini ed ormai (in periodo classico) non più adeguato a provvedere alle mutate esigenze derivanti dallo sviluppo economico-politico dell’Impero.
In particolare si esaurirono tanto la legislazione, quanto l’attività innovativa dei magistrati giusdicenti. L’attività legislativa segnò una limitata ripresa solo con Augusto e Tiberio, i quali fecero proporre alle assemblee leges disciplinanti importanti argomenti di diritto pubblico e di diritto privato.
I magistrati giusdicenti furono ancora attivi nel I sec. a.C., ma già nel secolo seguente erano privi di qualsiasi iniziativa, tanto che gli edicta magistratuali finirono per cristallizzarsi, divenendo immutabili.
Al (—) si contrappose il ius novum [vedi].
Definizione data, nel diritto romano classico, dal complesso di norme giuridiche tipiche del periodo arcaico e repubblicano: si trattava dell’ordinamento giuridico fondamentale di Roma, risalente alle sue origini ed ormai (in periodo classico) non più adeguato a provvedere alle mutate esigenze derivanti dallo sviluppo economico-politico dell’Impero.
In particolare si esaurirono tanto la legislazione, quanto l’attività innovativa dei magistrati giusdicenti. L’attività legislativa segnò una limitata ripresa solo con Augusto e Tiberio, i quali fecero proporre alle assemblee leges disciplinanti importanti argomenti di diritto pubblico e di diritto privato.
I magistrati giusdicenti furono ancora attivi nel I sec. a.C., ma già nel secolo seguente erano privi di qualsiasi iniziativa, tanto che gli edicta magistratuali finirono per cristallizzarsi, divenendo immutabili.
Al (—) si contrappose il ius novum [vedi].