Infàmia

Infàmia [Infamia]

Causa minoratrice della capacità [vedi], consistente nella perdita della publica æstimàtio (pubblica stima).
L’(—) poteva essere:
mediata: seguiva alla condanna per delitti infamanti (furtum, iniuria, rapina [vedi]) o a giudizi civili basati sulla bona fides [vedi] (es. àctio pro socio, depositi, mandàti, accusàtio suspècti tutòris [vedi]);
immediata: colpiva la persona senza necessità di giudizio. Era il caso della vedova che si risposava senza rispettare il tèmpus lugèndi [vedi] o di coloro che esercitavano determinati mestieri considerati infamanti (ad es. lenocinio, attività gladiatoria e teatrale), degli esclusi dall’esercito per ignomìnia [vedi].
I soggetti colpiti da (—) non potevano postulàre pro àliis (rappresentare in giudizio altre persone) e perdevano il iùs suffràgii (diritto di voto) e il ius honòrum (possibilità di accedere a cariche pubbliche).
L’(—) era conseguenza normale della bonòrum vendìtio [vedi]