Imperium infinìtum

Imperium infinìtum

Termine con cui si indicò il nuovo potere attribuito nel 67 a.C. a Pompeo [vedi], in occasione della guerra contro i pirati, da una lex Gabinia.
L’attribuzione di detto (—), pur non costituendo una nuova magistratura, introduceva certamente un quid novi. Per la prima volta, infatti, si conferiva ad un privato (tale era un console) un imperium militare straordinario e di natura illimitata (sia per la durata che per l’estensione territoriale, dal momento che comprendeva l’intera area del Mediterraneo).
Fu una chiara violazione dei principi costituzionali repubblicani e giustamente viene rappresentato come “il precedente giuridico del Principato”, ossia come un’anticipazione di quelle istituzioni che sarebbero sorte solo più tardi con Augusto e che avrebbero portato alle estreme conseguenze il principio introdotto nel 67 a.C.
Dalle fonti apprendiamo, però, che l’imperium attribuito a Pompeo non fu màius (superiore), ma æquum, ossia uguale rispetto a quello dei proconsoli delle province situate nell’ambito territoriale dello stesso. In ciò tale potere si differenziò da quello successivamente conferito ad Augusto che fu maius e veramente infinitum.