Imperium domi militiæque
Imperium domi militiæque
L’espressione indicò complessivamente i due supremi poteri attribuiti ai magistrati (cònsules, dictatòres, prætòres):
— l’imperium dòmi, cioè il potere di polizia in Roma, in tempo di pace;
— l’imperium milìtiæ, cioè il comando dell’esercito in tempo di guerra.
Pe evitare attentati alla libertà dei cittadini, dal II sec. a.C. in poi, il contenuto di tali poteri fu diversamente configurato. Così:
— l’imperium domi fu fortemente limitato, al contrario dell’imperium militiæ, che rimase illimitato;
— ai magistrati ordinari fu impedito l’esercizio dell’imperium militiæ in Roma.
L’espressione indicò complessivamente i due supremi poteri attribuiti ai magistrati (cònsules, dictatòres, prætòres):
— l’imperium dòmi, cioè il potere di polizia in Roma, in tempo di pace;
— l’imperium milìtiæ, cioè il comando dell’esercito in tempo di guerra.
Pe evitare attentati alla libertà dei cittadini, dal II sec. a.C. in poi, il contenuto di tali poteri fu diversamente configurato. Così:
— l’imperium domi fu fortemente limitato, al contrario dell’imperium militiæ, che rimase illimitato;
— ai magistrati ordinari fu impedito l’esercizio dell’imperium militiæ in Roma.