Honesta missio
Honesta missio
Nell’età di Mario [vedi] e sino alla caduta dell’impero romano (476 d.C.) era la formula con cui si congedavano definitivamente il pretoriano e il legionario al termine del servizio militare (che durava un ventennio) condotto onorevolmente.
All ex militare veniva rilasciato, alla presenza di sette testimoni, un dittico di bronzo su cui era inciso un attestato d’onore. Inoltre, gli veniva elargita una somma che sotto Augusto [vedi] era di 5000 denari per i pretoriani e 3000 per i legionari.
In seguito alla (—) al congedato era consentito di contrarre legittimo matrimonio.
Ulteriori formule di congedo erano la ignominiosa missio, conseguente alla commissione di delitti, e la casuaria missio successiva a malattia.
Nell’età di Mario [vedi] e sino alla caduta dell’impero romano (476 d.C.) era la formula con cui si congedavano definitivamente il pretoriano e il legionario al termine del servizio militare (che durava un ventennio) condotto onorevolmente.
All ex militare veniva rilasciato, alla presenza di sette testimoni, un dittico di bronzo su cui era inciso un attestato d’onore. Inoltre, gli veniva elargita una somma che sotto Augusto [vedi] era di 5000 denari per i pretoriani e 3000 per i legionari.
In seguito alla (—) al congedato era consentito di contrarre legittimo matrimonio.
Ulteriori formule di congedo erano la ignominiosa missio, conseguente alla commissione di delitti, e la casuaria missio successiva a malattia.