Èrror commùnis ius fàcit
Èrror commùnis ius fàcit [“L’errore diffuso diventa legge” (Digesto, XXXIII, 10, 3, 5)
In origine si ritenne che gli errori o le ambiguità del legislatore, se interpretati univocamente in un senso determinato, finivano per acquisire quel valore.