Erràntis nulla volùntas est

Erràntis nulla volùntas est [La volontà di chi erra è nulla]

Massima coniata in diritto postclassico in tema di errore [vedi èrror]: indicava che il soggetto, vittima di un error, che lo avesse indotto alla stipula di un negozio giuridico, non manifestava in realtà alcuna volontà negoziale.
Si riteneva, infatti, che un negozio derivato da un errore di fatto scusabile era inutilizzabile.