Diritto romano (studio storico del)

Diritto romano (studio storico del)

La storia del diritto dei paesi di tradizione latino-germanica ha — come punto di partenza — il sistema giuridico romano.
I principali lemmi giuspubblicistici e giusprivatistici odierni (potestà, legge, giustizia, giurisprudenza, persona, beni, obbligazioni, contratti, rapporto debitorio, etc.) derivano dal diritto romano, che accanto al diritto naturale e fino alla nascita del Code Civil (1804), ha costituito il fondamentale referente di ogni ricerca giuridica.
Per la tradizione giuridica “colta” il diritto romano, soprattutto quello che ha dato origine al sistema del Corpus iuris civilis [vedi] giustinianeo, è la fonte per eccellenza, ove l’anteriorità e l’autorevolezza hanno addirittura prevalso sul “potere” costituito (Thomas).
Il fondamento della “normatività” del diritto romano sta proprio nella sacertà delle origini dello stesso, nella primordialità che ne legittimava l’intangibilità e immutabilità. Merito della Scuola storica del diritto (F.C. Von Savigny, 1814) fu quella di aver affermato l’imprescindibile necessità di governare tenendo conto della storia delle istituzioni della società civile, facendo, cioè, della tradizione giuridica romana il riferimento primordiale e legittimante di ogni forma di governo. Lo studio della tradizione romanistica, reinterpretata e adattata alle esigenze del presente, ha offerto soprattutto nei paesi latino-germanici il modello per la fondazione del diritto vigente.