Dedìtio

Dedìtio

Era la sottoposizione spontanea di un popolo straniero alla sovranità del popolo romano.
Attraverso tale atto, che aveva le caratteristiche di un contratto verbale, con scambio contestuale di domande e risposte, generalmente si poneva fine alla guerra; non si esclude, tuttavia, che essa potesse aver luogo senza alcuna guerra.
A seguito di (—) il popolo straniero perdeva la propria autonomia e libertà, trasferendo “al popolo romano tutti gli elementi giuridici della sovranità e della collettività politica”: le comunità vinte venivano così incorporate nello stato romano.
La posizione dei popoli sottoposti poteva essere, peraltro, differente: lo stato romano, avendo il potere di disporre liberamente di tutti gli elementi giuridici e materiali della comunità, poteva deliberarne la totale estinzione o la sopravvivenza, consentendo in tal caso che essa conservasse la sua autonomia.
La (—) poteva essere, inoltre, sottoposta a condizione: infatti era spesso preceduta dalla consegna delle armi e dei generali da parte del popolo sottoposto.