Curator vèntris

Curator vèntris [lett. “curatore del ventre”]

La figura del (—) risale, in diritto romano, all’opera creativa del iùs honoràrium [vedi]: considerato che il concepimento comportava una ragionevole probabilità di nascita di un nuovo soggetto, la giurisprudenza pretoria ritenne equo riservargli una quota di partecipazione alla bonòrum possèssio [vedi] del padre defunto, nominando per il nascituro già concepito un curatore, detto appunto (—), per conservare ed amministrare i relativi cespiti.