Causa liberàlis
Causa liberàlis
Particolare procedimento di accertamento, molto risalente, cui si ricorreva per dirimere dubbi sulla condizione servile, o meno, di un individuo.
Chi sosteneva che un uomo, apparentemente libero, era in realtà suo schiavo, esercitava contro quest’ultimo una vindicàtio in servitùtem; il vindicante era gravato dall’onere della prova e se non forniva adeguata prova della sua tesi, si riteneva che l’individuo, oggetto di contesa, fosse libero e non schiavo.
Al contrario, per far valere la condizione di libertà di un uomo apparentemente schiavo, occorreva che un soggetto, detto adsèrtor libertàtis [vedi] (generalmente amico dello schiavo) agisse con una vindicatio in libertàtem.
A partire dal principato augusteo, le delicate questioni relative alla (—) furono affidate ad un prætor liberalium causàrum; la procedura, a partire dal periodo classico, si svolse extra òrdinem [vedi cognìtio extra òrdinem].
Particolare procedimento di accertamento, molto risalente, cui si ricorreva per dirimere dubbi sulla condizione servile, o meno, di un individuo.
Chi sosteneva che un uomo, apparentemente libero, era in realtà suo schiavo, esercitava contro quest’ultimo una vindicàtio in servitùtem; il vindicante era gravato dall’onere della prova e se non forniva adeguata prova della sua tesi, si riteneva che l’individuo, oggetto di contesa, fosse libero e non schiavo.
Al contrario, per far valere la condizione di libertà di un uomo apparentemente schiavo, occorreva che un soggetto, detto adsèrtor libertàtis [vedi] (generalmente amico dello schiavo) agisse con una vindicatio in libertàtem.
A partire dal principato augusteo, le delicate questioni relative alla (—) furono affidate ad un prætor liberalium causàrum; la procedura, a partire dal periodo classico, si svolse extra òrdinem [vedi cognìtio extra òrdinem].