Cà lculus Minèrvæ
Cà lculus Minèrvæ
L’espressione indicava una particolare prerogativa imperiale, prevista da una disposizione del 30 a.C.: il prìnceps (nel processo per quæstiones [vedi quæstiònes perpetuæ]) aveva a disposizione un particolare diritto di voto, detto (—), che gli attribuiva la facoltà di votare per l’assoluzione dell’accusato, dichiarato colpevole e condannato da una maggioranza raggiunta con la differenza di un solo voto.
Il prìnceps poteva, col suo voto, pareggiare la maggioranza ed evitare la condanna dell’imputato, determinandone l’assoluzione.
L’espressione indicava una particolare prerogativa imperiale, prevista da una disposizione del 30 a.C.: il prìnceps (nel processo per quæstiones [vedi quæstiònes perpetuæ]) aveva a disposizione un particolare diritto di voto, detto (—), che gli attribuiva la facoltà di votare per l’assoluzione dell’accusato, dichiarato colpevole e condannato da una maggioranza raggiunta con la differenza di un solo voto.
Il prìnceps poteva, col suo voto, pareggiare la maggioranza ed evitare la condanna dell’imputato, determinandone l’assoluzione.