Bonorum possessio ventris nomine
Bonorum possessio ventris nomine
Per (—) si intendeva in diritto onorario l’amministrazione della quota (affidata ad un curator ventris [vedi]), dell’eredità del pater defunto a favore del concepito, che non fosse ancora nato.
Quando il de cuius [vedi] moriva intestatus (cioè senza lasciare un testamento) aveva luogo la vocatio ab intestato [vedi successio ab intestàto; vocatio contra testamentum].
Secondo il ius honorarium la bonorum possessio intestati o sine tabulis veniva promessa a quattro classi di successibili: liberi, legitimi, cognati, vir et uxor.
La successione iure honorario era sempre concessa a richiesta dell’interessato.
Nella classe dei figli era assegnata una quota ai postumi sui (figli nati dopo la morte del padre): questa quota amministrata dal curator ventris dava luogo all’operazione chiamata (—).
Per (—) si intendeva in diritto onorario l’amministrazione della quota (affidata ad un curator ventris [vedi]), dell’eredità del pater defunto a favore del concepito, che non fosse ancora nato.
Quando il de cuius [vedi] moriva intestatus (cioè senza lasciare un testamento) aveva luogo la vocatio ab intestato [vedi successio ab intestàto; vocatio contra testamentum].
Secondo il ius honorarium la bonorum possessio intestati o sine tabulis veniva promessa a quattro classi di successibili: liberi, legitimi, cognati, vir et uxor.
La successione iure honorario era sempre concessa a richiesta dell’interessato.
Nella classe dei figli era assegnata una quota ai postumi sui (figli nati dopo la morte del padre): questa quota amministrata dal curator ventris dava luogo all’operazione chiamata (—).