Aureliano
Aureliano (imp. 270-275 d.C.)
Fu il più importante dei c.d. imperatori illirici, ovvero degli imperatori di origine balcanica avvicendatisi al potere nell’arco temporale compreso tra il 268 ed il 285 d.C.
La sua politica fu sostanzialmente tesa all’esaltazione del potere imperiale, alla difesa dei confini e alla ricostruzione dell’unità del territorio imperiale, minacciata da reiterati tentativi separatisti.
Al fine di arginare la perdurante crisi economica e di garantire la continuità produttiva in settori economici particolarmente delicati, impose a talune categorie di lavoratori (panettieri, artigiani, addetti ad attività marittime) di trasmettere il mestiere di padre in figlio, vincolandoli all’esercizio di tali professioni.
Nel 275 d.C. una congiura militare eliminò (—) e si aprì un periodo di lotte, conclusosi con l’ascesa al trono di Diocleziano [vedi].
Fu il più importante dei c.d. imperatori illirici, ovvero degli imperatori di origine balcanica avvicendatisi al potere nell’arco temporale compreso tra il 268 ed il 285 d.C.
La sua politica fu sostanzialmente tesa all’esaltazione del potere imperiale, alla difesa dei confini e alla ricostruzione dell’unità del territorio imperiale, minacciata da reiterati tentativi separatisti.
Al fine di arginare la perdurante crisi economica e di garantire la continuità produttiva in settori economici particolarmente delicati, impose a talune categorie di lavoratori (panettieri, artigiani, addetti ad attività marittime) di trasmettere il mestiere di padre in figlio, vincolandoli all’esercizio di tali professioni.
Nel 275 d.C. una congiura militare eliminò (—) e si aprì un periodo di lotte, conclusosi con l’ascesa al trono di Diocleziano [vedi].