Alessandro Severo

Alessandro Severo (imp. 222-235 d.C.)

Imperatore romano, appartenente alla dinastia dei Severi, associato al trono da Elagabalo [vedi].
Egli, proseguendo nell’opera intrapresa dai suoi predecessori, dedicò le sue energie al rafforzamento dell’autorità del Principato; a differenza dei suoi predecessori, peraltro, cercò, allo stesso tempo, di rinsaldare e migliorare i rapporti con il Senato, saggiamente consigliato da Ulpiano [vedi], allora præfectus prætorio [vedi].
Tale parziale rinnovamento non poteva, tuttavia, risollevare le sorti dell’impero, “tormentato” da un’insanabile crisi economica e dalle incessanti rivolte dei popoli confinanti. (—) si trovò a fronteggiare le mire espansionistiche di Artaserse I, re dei Parti, che lo costrinsero ad intraprendere una nuova campagna militare e a reclutare nuovi soldati, sottraendone altri alle frontiere settentrionali. Conclusa vittoriosamente la guerra partica, (—) raggiunse la frontiera renana, per contrastare l’avanzata degli Alemanni: offrì loro nella speranza di evitare lo scontro una somma di danaro, ottenendone in tal modo il ritiro oltre i confini dell’impero. L’esercito romano non gradì il “compromesso” proposto dall’imperatore certamente non consono alla dignità imperiale: la reazione dei militari fu violentissima ed (—) fu assassinato da un gruppo di ribelli, a Magonza, insieme alla madre, accusata di influenzare eccessivamente le decisioni del figlio.
Con lui si chiude la dinastia dei Severi.