Àctio Rutiliàna
Àctio Rutiliàna [Azione Rutiliana]
Azione (così denominata dal nome del pretore Rutilio che per primo la iscrisse nel proprio editto) esperibile dal bonòrum èmptor [vedi] per ottenere il pagamento dei crediti vantati dal fallito, ancora vivente, nei confronti dei propri debitori.
Il pretore, seguendo lo schema dell’actio ficticia a trasposizione di soggetti [vedi actio ùtilis], concedeva l’azione facendo figurare nella intèntio [vedi] il nome del “fallito” e nella condemnàtio [vedi] quello del bonòrum èmptor, che, quindi, si avvantaggiava in concreto del provvedimento, potendo agire in proprio contro debitori non suoi.
Azione (così denominata dal nome del pretore Rutilio che per primo la iscrisse nel proprio editto) esperibile dal bonòrum èmptor [vedi] per ottenere il pagamento dei crediti vantati dal fallito, ancora vivente, nei confronti dei propri debitori.
Il pretore, seguendo lo schema dell’actio ficticia a trasposizione di soggetti [vedi actio ùtilis], concedeva l’azione facendo figurare nella intèntio [vedi] il nome del “fallito” e nella condemnàtio [vedi] quello del bonòrum èmptor, che, quindi, si avvantaggiava in concreto del provvedimento, potendo agire in proprio contro debitori non suoi.