Àctio quanti minòris (vel æstimatòria)

Àctio quanti minòris (vel æstimatòria) [cfr. art. 1492 c.c.]

Azione, appartenente alla categoria delle actiones ædiliciæ [vedi]; era esercitabile in caso di vizi, occulti o meno, della cosa oggetto di una compravendita avvenuta nei pubblici mercati (animali, schiavi), entro sei mesi dalla scoperta del vizio, per ottenere una riduzione del prezzo pagato.
L’editto degli edili curuli [vedi ædìlitas] imponeva, al venditore di schiavi od animali, la prestazione di una garanzia per l’evizione (si trattava di una stipulàtio [vedi] in duplum, cioè comportante la condanna al doppio del valore della cosa evitta): se la garanzia era stata realmente prestata, l’(—) era esercitabile entro un anno.
Per quanto riguarda l’evoluzione dell’azione, occorre precisare che la giurisprudenza classica considerò la garanzia per i vizi connaturata a tutti i casi di compravendita, ritenendo che potesse essere sempre fatta valere con l’actio empti [vedi].
Si distingueva, comunque, tra due casi:
— se il venditore era a conoscenza dei vizi della res, era tenuto al risarcimento del danno;
— se il venditore non era a conoscenza dei vizi della res, era tenuto alla restituzione od alla riduzione del prezzo.
L’attuale disciplina della vendita prevede regole analoghe.