Àctio fìnium regundòrum
Àctio fìnium regundòrum [Azione per il regolamento di confini; cfr. art. 950 c.c.]
Una delle tre azioni, insieme all’actio familiæ erciscùndæ [vedi] ed all’actio communi dividùndo [vedi], attraverso le quali era possibile chiedere la divisione giudiziale della communio [vedi].
L’(—) era, in particolare, esperibile dal proprietario di un immobile nei confronti del proprietario di un immobile confinante, per ottenere la determinazione dei confini (ed eliminare la situazione di comunione relativamente alla zona intermedia di proprietà incerta). Come le altre due azioni divisorie, era caratterizzata da una adiudicàtio [vedi]. Rappresentava un caso di volontaria giurisdizione più che di giurisdizione contenziosa: non vi era infatti controversia intorno all’appartenenza di un diritto quanto piuttosto un conflitto di interessi da risolvere.
Una delle tre azioni, insieme all’actio familiæ erciscùndæ [vedi] ed all’actio communi dividùndo [vedi], attraverso le quali era possibile chiedere la divisione giudiziale della communio [vedi].
L’(—) era, in particolare, esperibile dal proprietario di un immobile nei confronti del proprietario di un immobile confinante, per ottenere la determinazione dei confini (ed eliminare la situazione di comunione relativamente alla zona intermedia di proprietà incerta). Come le altre due azioni divisorie, era caratterizzata da una adiudicàtio [vedi]. Rappresentava un caso di volontaria giurisdizione più che di giurisdizione contenziosa: non vi era infatti controversia intorno all’appartenenza di un diritto quanto piuttosto un conflitto di interessi da risolvere.