Università di Torino
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L’(—) venne fondata nel 1405 da papa Benedetto XIII (1394-1417), ottenendo nel 1412 il riconoscimento ufficiale anche da parte dell’imperatore Sigismondo di Lussemburgo (1411-1437). All’iniziale cattedra di diritto si affiancarono successivamente quelle di teologia (1417) e di medicina (1426). Questa prima importante fase di nascita e sviluppo dell’(—) si completerà gradualmente fino alla fine del secolo XV. Dal 1494 al 1550 per effetto sia delle guerre d’Italia (1494-1559), sia dell’occupazione del Piemonte ad opera dei Francesi (1536-1550), si verificò un generale decadimento dell’ateneo torinese, che si protrasse per tutto il secolo successivo. Durante il periodo napoleonico l’(—), per decreto imperiale, venne modellata sulla base degli schemi francesi, soprattutto per quel che riguardava lo studio del diritto. Si trattò tuttavia di un intermezzo destinato ad essere cancellato con il ritorno sul trono di Vittorio Emanuele I (1815). A partire dal 1859 rilevante fu la funzione attribuita all’(—), in quanto la città fu eretta capitale del regno d’Italia. Si trattò di un rinvigorimento di cui l’ateneo beneficiò a lungo, anche dopo lo spostamento a Roma della capitale. Durante il corso di tutto il ‘900 la storia dell’(—) si ricollegò con le vicende storiche del Regno e della Repubblica. La riforma Gentile, la fascistizzazione delle università e la grande contestazione furono alcuni degli avvenimenti che hanno influito sullo sviluppo dell’(—). Dal 1980 l’ateneo è in continua espansione: alle undici facoltà si sono aggiunti diversi diplomi universitari e la scuola di direzione ed amministrazione aziendale.
L’(—) venne fondata nel 1405 da papa Benedetto XIII (1394-1417), ottenendo nel 1412 il riconoscimento ufficiale anche da parte dell’imperatore Sigismondo di Lussemburgo (1411-1437). All’iniziale cattedra di diritto si affiancarono successivamente quelle di teologia (1417) e di medicina (1426). Questa prima importante fase di nascita e sviluppo dell’(—) si completerà gradualmente fino alla fine del secolo XV. Dal 1494 al 1550 per effetto sia delle guerre d’Italia (1494-1559), sia dell’occupazione del Piemonte ad opera dei Francesi (1536-1550), si verificò un generale decadimento dell’ateneo torinese, che si protrasse per tutto il secolo successivo. Durante il periodo napoleonico l’(—), per decreto imperiale, venne modellata sulla base degli schemi francesi, soprattutto per quel che riguardava lo studio del diritto. Si trattò tuttavia di un intermezzo destinato ad essere cancellato con il ritorno sul trono di Vittorio Emanuele I (1815). A partire dal 1859 rilevante fu la funzione attribuita all’(—), in quanto la città fu eretta capitale del regno d’Italia. Si trattò di un rinvigorimento di cui l’ateneo beneficiò a lungo, anche dopo lo spostamento a Roma della capitale. Durante il corso di tutto il ‘900 la storia dell’(—) si ricollegò con le vicende storiche del Regno e della Repubblica. La riforma Gentile, la fascistizzazione delle università e la grande contestazione furono alcuni degli avvenimenti che hanno influito sullo sviluppo dell’(—). Dal 1980 l’ateneo è in continua espansione: alle undici facoltà si sono aggiunti diversi diplomi universitari e la scuola di direzione ed amministrazione aziendale.