Ultramontani

Ultramontani (Al di là delle montagne, delle Alpi)

Nel XII secolo venivano chiamati (—) gli studenti stranieri dell’università [vedi] di Bologna, che si distinguevano dagli studenti italiani, conosciuti come citramontani [vedi]. Essi erano divisi in tredici nationes: Francesi, Spagnoli, Provenzali, Inglesi, Piccardi, Borgognoni, Pittaviensi (o del Poitou), Turonensi (o di Tours), Cenomanensi (o del Maine) e Normanni, Catalani, Ungheresi, Polacchi e Tedeschi.
Successivamente con tale termine vennero indicati in Francia, in Germania e nei paesi d’oltralpe i cattolici che professavano fedeltà al papa (che era “al di là delle Alpi”), anche contro gli ordini dei sovrani nazionali. Essi si opposero a tutti i movimenti nazionali autonomi, quali il gallicanesimo [vedi], il giansenismo, il febronianismo [vedi], il giuseppismo [vedi]. Gli (—) propugnavano l’autorità del papa nei confronti dei vescovi e delle chiese nazionali, e si opposero al giurisdizionalismo [vedi].
Con il termine (—) furono indicati, nel XIX secolo, i cattolici conservatori sostenitori del primato del pontefice. In Francia i principali esponenti (—) furono Joseph de Maistre (1753-1821) e Louis-Gabriel-Ambroise de Bonald (1754-1840); in Germania gli (—), guidati da Ludwig Windthorst (1812-1891), si opposero alla politica anticattolica dei Bismarck (1871-1879), conosciuta come Kulturkampf (“battaglia per la cultura”).