Stati generali

Stati generali

Nella Francia e nelle Fiandre d’ancien régime erano l’antica assemblea politica, derivante dalle assemblee plenarie dei re capetingi. Organo meramente consultivo, privo di competenze definite, venivano convocati dal sovrano saltuariamente, in genere per ottenere sostegno politico o finanziario in circostanze particolarmente delicate. Erano formati dai rappresentanti del clero, della nobiltà e del Terzo Stato [vedi]. Ciascun ordine aveva a disposizione un voto.
La prima convocazione degli (—) francesi si ebbe nel 1302 ad opera di Filippo IV il Bello (1268-1314) nel corso della sua lotta contro papa Bonifacio VIII.
Nel 1317 i membri degli (—) divennero elettivi, venendo scelti da ogni singola città del regno. Spesso essi tentarono di assumere iniziative politiche, ma la corona reagì evitando la loro convocazione. Riuniti appena sei volte tra il 1468 e il 1558, riacquistarono un ruolo importante nelle guerre di religione [vedi]. Nel corso del secolo XVI crebbe la loro rilevanza, soprattutto in materia finanziaria e fiscale ma le insanabili rivalità tra gli ordini gettarono discredito sull’assemblea.
Tali contrasti fecero fallire la convocazione del 1614 disposta da Maria de’ Medici. Da allora gli (—) non furono piò convocati fino al 1789. Le istanze avanzate dal Terzo Stato al fine di costituirsi in assemblea costituente furono alla base della Rivoluzione francese [vedi].
Nelle Fiandre gli (—) vennero convocati, nei secoli XV e XVI, soprattutto con funzioni consultive in materia fiscale.