Repubblica partenopea

Repubblica partenopea

Detta anche Repubblica napoletana. Regime democratico instaurato a Napoli il 23 gennaio 1799 in seguito all’occupazione della città da parte delle truppe repubblicane francesi del generale Championnet, disceso lungo la penisola in seguito alle vittorie di Bonaparte nel Settentrione. Il governo provvisorio, nel quale entrarono insigni giuristi del tempo (quali M. Delfico e M. Pagano), abolì il 29 gennaio fedecommessi [vedi Fedecommesso] e primogeniture ma dovette affrontare numerose difficoltà, dovute soprattutto all’ostilità dei contadini e del clero e ad aspri dissidi interni alla compagine di governo. Dovette inoltre imbattersi in una grave crisi finanziaria, generatasi dalla incapacità dei governanti di attuare la vendita dei beni nazionali. Nel frattempo, il cardinale Ruffo, appoggiato dagli inglesi, preparava la reazione, sbarcando in Calabria e mobilitando le masse contadine. Le sconfitte francesi nella pianura padana costrinsero le truppe del generale Macdonald, succeduto a Championet, a ritirarsi ed i rivoluzionari partenopei, ormai soli, dovettero capitolare (giugno 1799). Tornato il sovrano Ferdinando IV di Borbone [vedi Ferdinando I di Borbone], molti patrioti furono giustiziati.