Quaestiones

Quaestiones

Forma letteraria in uso a partire dalla metà del secolo XII presso i Glossatori [vedi] sia civilisti che canonisti.
Le (—) consistevano in dispute condotte intorno a casi giuridici controversi. Solitamente alla disputa era dedicato un apposito incontro fra un professore e gli scolari della città. A partire dal secolo XII vi era l’obbligo per il professore di organizzare almeno due dispute annuali e di redigere, secondo l’andamento e le argomentazioni del dibattito, un testo ufficiale dei risultati raggiunti, consegnandone una copia al bidello generale dell’università. Alle (—) il professore partecipava col compito di riassumere le ragioni in un senso e quelle in un altro e dicendo, infine, la propria opinione quasi a titolo di sentenza (solutio).
Il tema della quaestio veniva approntato dal maestro e reso noto per mezzo del bidello generale almeno otto giorni prima di quello fissato per la pubblica disputa. La materia affrontata poteva essere sia di diritto civile, sia di diritto canonico. Oggetto della discussione poteva essere il più vario, ad eccezione fatta per i casi già previsti e regolati dalle leggi romane o canoniche, nonché per le questioni che toccavano i dogmi della fede. Le raccolte che raggruppavano le (—) disputate da uno o più professori talvolta derivavano il loro titolo dal giorno dedicato alla disputa: si avevano perciò (—) mercureales, veneriales, sabbatinae e dominicales. Secondo la tradizione in uso presso la scuola bolognese, al sabato erano dedicate le dispute delle maggiori controversie.